Arh: il Test idrostatico
Un apparecchio in pressione non può essere consegnato né messo in funzione, senza essere sottoposto ad un test idraulico. Questa operazione deve essere svolta presso il costruttore; anche se è possibile effettuare il test nel luogo in cui l’apparecchio in pressione deve essere utilizzato, nel momento in cui – a causa delle dimensioni – i componenti dell’apparecchio in pressione non possono essere assemblati presso il costruttore.
La pressione di test idraulico viene fissata dal costruttore sotto la sua responsabilità, deve essere tale che:
Per i recipienti che contengono acetilene si ha:
Per i recipienti mobili semi-fissi – contenenti fosgene – si ha:
Per i recipienti mobili semi-fissi – contenenti fluoro – si ha:
In alcuni casi – se consentito dal ministero delle miniere – è possibile utilizzare per il test idraulico una pressione diversa da quella standard. Il test idraulico deve essere eseguito alla presenza e sotto il controllo degli ispettore del ministero delle miniere. Anche se il test può essere effettuato sotto il controllo di organizzazioni abilitate dal ministero.
Prima del test idraulico, l’ispettore inviato dal ministero deve effettuare un esame delle parti che compongono l’apparecchio in pressione – per verificarne la conformità – e realizzare una analisi dei test distruttivi e dei controlli prescritti, tenendo conto dei parametri costruttivi. L’ispettore può – se lo ritiene necessario – realizzare dei controlli oppure test complementari.
Il test idraulico deve essere effettuato sotto la supervisione dell’ispettore, ed è ritenuto superato se l’apparecchio in pressione non presenta perdite idrauliche né deformazioni permanenti. Una volta che il test idraulico risulta superato, l’ispettore deve apporre la punzonatura sulla targa identificativa dell’apparecchio in pressione, e i rivetti che la sostengono.
La targa deve contenere le seguenti informazioni:
• Data del test,
• Pressione di test idraulico.
Infine deve essere redatto un verbale di prova idraulica in due esemplari.