Nr 13: cosa prevede la regolamentazione

Ogni apparecchio in pressione - per possedere i requisiti imposti dalla normativa brasiliana - deve essere sempre corredato da una documentazione tecnica completa. Questa deve essere realizzata da un professionista qualificato.

    Ogni recipiente in pressione deve essere accompagnato – nel sito in cui viene istallato – dalla seguente documentazione che deve essere correttamente redatta:

a. book tecnico

b. manuale di sicurezza [Capitolo 13.6.5]

c. progetto d’’istallazione [Capitolo 13.7]

d. progetto di manutenzione [Capitolo 13.9.2 – 13.9.3]

e. rapporto d’ispezione [Capitolo 13.10.8]

 

    I documenti devono essere consultabili in ogni momento, per poter essere esaminato dai tecnici, dal personale di manutenzione e ispezione, e dai membri della Commissione Interna per la Prevenzione degli Incidenti; il proprietario deve assicurare un accesso completo a questi documenti, anche ai rappresentanti sindacali aziendali quando formalmente richiesto.

 

    Il cuore della documentazione da fornire è costituito dal Dossier Nr 13; questo rappresenta un Book Tecnico che accompagna il prodotto, costituito da:

- Codice di calcolo e anno di edizione,

- Lista dei materiali utilizzati,

- Procedure utilizzate nella fabbricazione, assemblaggio, ispezione finale e criterio utilizzato per determinare la MAWP,

- Insieme dei disegni e dei dati necessari a determinare la durata di vita del componente,

- Caratteristiche di funzionamento,

- Informazioni sulla sicurezza dei componenti,

- Anno di fabbricazione,

- Categoria del recipiente in pressione. Quando è inesistente oppure è stato perso, il Dossier Nr 13 deve essere rieditato dal proprietario – sotto la responsabilità tecnica del fabbricante o di un professionista qualificato [Capitolo 13.1.2] – in quanto sono indispensabili il ripristino delle caratteristiche di funzionamento, i dati sulla sicurezza dei componenti, e le procedure per determinare la MAWP.

Accompagna la documentazione una Scheda di Sicurezza che deve essere costituita da un documento a parte rispetto al dossier tecnico, con delle pagine numerate, una cartella, oppure un raccoglitore, dove saranno registrate le seguenti informazioni:

- Tutti gli eventi rilevati, capaci di influenzare le condizioni di sicurezza dei recipienti in pressione.

- Gli eventi che si sono verificati durante le ispezioni di sicurezza. Inoltre ogni recipiente in pressione deve essere istallato in modo che ogni scarico, valvola, botola, indicatori del livello di pressione e temperatura – se presenti – siano facilmente accessibili.

 

    Quando il recipiente in pressione è istallato all’interno, l’istallazione deve soddisfare le seguenti richieste:

a. Provvedere almeno due uscite di sicurezza, permanentemente libere e disposte in varie direzioni

b. Provvedere un facile accesso di sicurezza, necessario alle operazioni di manutenzione sul boiler,tenendo conto che – per i parapetti vuoti – i gradini devono avere dimensioni tali da prevenire la caduta del personale.

c. Provvedere un sistema di areazione permanente, con delle griglie che non possono essere chiuse.

d. Provvedere un’illuminazione sufficiente, in accordo alla normativa ufficiale prevalente.

e. Provvedere un sistema d’illuminazione d’emergenza.

 

    Quando il recipiente in pressione è istallato all’esterno, l’istallazione deve soddisfare i punti 1, 2, 4, 5, descritti per l’istallazione interna.

 

    Costituisce un serio ed imminente pericolo la mancanza di uno dei seguenti requisiti [Capitolo 13.7.2]:

- Per tutti i boiler istallati all’interno, i punti 1, 3, 5

- Per tutti i boiler istallati all’esterno, il punto 1

- Per tutti i boiler istallati all’esterno e che operano di notte, il punto 5. Quando l’azienda non può soddisfare i requisiti esposti nel paragrafo 13.7.2, un “progetto d’istallazione alternativo” deve essere elaborato, con delle misure complementari di sicurezza che attenuano il rischio.

 

    Allo scopo di garantire la sicurezza dell'impianto, la documentazione deve contenere un Manuale d’Uso in portoghese, posto in un lato facile da raggiungere per l’operatore, e che deve almeno contenere:

- Procedura d’avvio e spegnimento

- Parametri e procedure di funzionamento

- Procedure d’emergenza

- Procedure per la sicurezza, la preservazione ambientale e la salute.

 

    Le apparecchiature e gli strumenti di controllo dei recipienti in pressione devono essere mantenuti in un buono stato operativo; può essere un grave rischio l’utilizzo di quelle procedure che possono neutralizzare i sistemi di controllo e sicurezza. Il funzionamento degli impianti – in cui sono istallati i recipienti in pressione di categoria I oppure II – deve essere diretto da un professionista che ha frequentato un “Corso sul funzionamento in sicurezza degli impianti”.

 

    L’inadempienza a questa richiesta è considerata una condizione rischiosa per la sicurezza. L'ultima parte della documentazione deve contenere gli elementi riepilogativi che riguardano i Test Idraulici; in particolare i recipienti in pressione che non possono essere ispezionati internamente – a causa di un’impossibilità fisica – devono essere comunque sottoposti ad un test idraulico, come previsto dalla norma [Capitolo 13.10.3.5].

 

    I recipienti in pressione che sono dotati di un filtro interno oppure di un catalizzatore, vedono ampliato l’intervallo di tempo tra due ispezioni interne – in modo da farle coincidere con la sostituzione dei filtri e dei catalizzatori. Il periodo di tempo tra due ispezioni non deve superare il 20% di quello previsto dalla norma [Capitolo 13.10.3].

 

    Il test idraulico per i recipienti in pressione – dotati di un rivestimento interno igroscopico - deve essere eseguito prima che questo venga applicato; in quanto i test disponibili sono rimpiazzati da tecniche alternative.Quando è tecnicamente impraticabile il test idraulico, può essere sostituito da altri test non distruttivi – che producano lo stesso grado di sicurezza - eseguiti da un professionista qualificato [Capitolo 13.1.2]. Il certificato dei test sostitutivi devono essere inseriti nella scheda di sicurezza.

 

    È considerato impraticabile un test idraulico quando: a. La resistenza strutturale della base di supporto del vessel non è compatibile col peso della quantità d’acqua da usare per il test.b. Il fluido utilizzato per il test può danneggiare le pareti interne al vessel.c. È tecnicamente impossibile rimuovere o asciugare il sistema.d. Esiste un rivestimento interno.e.

 

    Il test può interferire sui difetti del sistema. I recipienti in pressione che lavorano ad una temperatura inferiore a 0°C – che operano in condizioni per le quali l’esperienza mostra che il deterioramento non si verifica – sono esentati dall'eseguire il test idraulico periodico; in quanto è richiesto per eseguire un esame interno ogni 20 anni e un esame esterno ogni 2 anni.

 

    Quando non esistono altre alternative bisogna eseguire un test pneumatico – alla presenza del professionista qualificato [Capitolo 13.1.2] – facendo attenzione in quanto si tratta di un esame altamente rischioso.Le valvole del recipiente devono essere smontate, ispezionate e ricalibrate quando arriva il momento del test interno periodico.